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Arte, Cultura ed Educazione: Il Nuovo Framework UNESCO

Il Processo Osmotico tra Arte, Cultura ed Educazione: il Framework UNESCO

In un mondo segnato da cambiamenti climatici, regressione democratica, disuguaglianze, discriminazioni, violenza e conflitti, l’educazione emerge come strumento chiave per affrontare queste sfide. Il Centro Studi Aeffe di Calenzano (FI) riconosce l’importanza di un’educazione completa che integri arte e cultura, offrendo corsi e ripetizioni scolastiche che valorizzano questi aspetti fondamentali per la crescita dei giovani.

Educazione al Patrimonio: Un Percorso di Trasformazione

Come evidenziato dalla Convenzione di Faro, l’arte e il patrimonio sono risorse preziose per la riflessione, l’auto-riconoscimento e la crescita personale. Educare al patrimonio significa intraprendere un percorso di trasformazione che coinvolge apprendimento, intergenerazionalità, accoglienza e relazione. L’arte, in questo contesto, diventa uno strumento al servizio della comunità, un riflesso del tempo e della storia.

L’UNESCO, con la sua affermazione “Education transforms lives”, sottolinea come l’educazione sia il punto di partenza per costruire società più pacifiche, giuste e sostenibili. Essa influenza la nostra vita quotidiana, le nostre prospettive e persino la nostra salute e l’ambiente. Il Centro Studi Aeffe condivide questa visione, promuovendo un’educazione che prepari le nuove generazioni ad affrontare le sfide del futuro.

UNESCO Framework for Culture and Arts Education: Un Legame Indissolubile

Il 15 febbraio 2024, ad Abu Dhabi, gli Stati membri dell’UNESCO hanno adottato all’unanimità il “Quadro globale per l’educazione alla cultura e alle arti” (UNESCO Framework for Culture and Arts Education). Questo documento strategico rappresenta un passo importante per rafforzare il legame tra cultura ed educazione, promuovendo politiche e azioni integrate per uno sviluppo inclusivo e olistico.
Il Framework, risultato di un processo di concertazione avviato nel 2021, mira a definire strategie e politiche che integrino la dimensione culturale nei sistemi educativi, investendo nella formazione di competenze attraverso la cultura e le arti.

Sviluppo Sostenibile, Educazione e Partnership: Il Framework UNESCO in Dettaglio

Il “Framework for Culture and Arts Education” considera l’educazione alla cultura e alle arti come un ecosistema che coinvolge attività educative formali e non formali, utilizzando diverse pedagogie. La cultura è vista come un catalizzatore di processi, valori e dialoghi interculturali, promuovendo la collaborazione tra diversi attori: ricercatori, comunità locali, settore privato, fondazioni, organizzazioni della società civile, istituzioni educative e culturali, enti governativi e altri.

Gli obiettivi strategici del Framework includono:

  • Accesso, inclusione ed equità nella cultura e nell’educazione artistica.

  • Apprendimento di qualità lungo tutto l’arco della vita.

  • Valorizzazione della diversità culturale.

  • Sviluppo di competenze per futuri resilienti, giusti e sostenibili.

  • Istituzionalizzazione e valorizzazione degli ecosistemi di educazione culturale e artistica.

Come Implementare il Framework: Partnership e Nuove Esperienze

Il Framework indica alcune vie per l’attuazione, sottolineando la necessità di attivare partnership, governance e nuove esperienze di conoscenza. Si propone di lavorare sugli ambienti di apprendimento, ampliando il concetto di spazio educativo e instaurando collaborazioni con luoghi formali e non formali come:

  • Scuole specializzate

  • Musei

  • Gallerie

  • Biblioteche

  • Luoghi di spettacolo

  • Poli creativi

  • Città e comuni (inclusi i membri della Rete delle Città Creative dell’UNESCO e della Rete Globale delle Città dell’Apprendimento)

Questo approccio apre nuove prospettive di scambio interdisciplinare, come il learning-by-doing, mentorship, stage e partnership pubblico-private. Le esperienze educative diventano vere e proprie “learning experiences”, in cui i sistemi di conoscenza locali, le risorse tangibili e intangibili e le espressioni culturali diventano volano di valorizzazione dei territori e di cittadinanza attiva. Artisti e operatori culturali diventano espressione di un “patrimonio vivo” locale.

Un aspetto fondamentale è la diversificazione e specializzazione della professione del docente, che deve incarnare la diversità culturale all’interno delle società. Il Centro Studi Aeffe investe nella formazione continua dei propri docenti, per garantire un approccio all’avanguardia e in linea con le migliori pratiche educative.

Il Rapporto sottolinea l’importanza di:

  1. Valorizzazione e mobilitazione dei finanziamenti (anche attraverso partnership pubblico-private).

  2. Rafforzamento dei sistemi di valutazione e ricerca verso piattaforme sistematiche e collaborative.

La Costruzione del Framework: Un Processo Evolutivo

Per comprendere appieno il Framework, è importante ripercorrere le tappe fondamentali dell’impegno dell’UNESCO in materia di educazione:

  • 1972: Rapporto Faure, “Learning to Be: The World of Education Today and Tomorrow”.

  • 1996: Rapporto Delors, “Learning: The Treasure Within”.

  • 2006: “Road Map for Art Education” (Lisbona).

  • 2010: “Seoul Agenda: Goals for the Development of Arts Education”.

  • 2015: “Rethinking education: towards a global common good?”.

  • 2021: “Reimagining our Futures together: A new social Contract for Education”.

Riferimenti ai Documenti di Piano Esistenti: Un Tema Aperto

Un aspetto critico riguarda il collegamento del Framework con i documenti di piano esistenti, come il Global Education Monitoring Report (GEM) e Culture 2030. Sebbene citati, manca un riferimento esplicito a indicatori, strategie e azioni specifiche. Sarebbe auspicabile una maggiore integrazione con la letteratura di riferimento esistente, per creare una base solida per le strategie e le azioni proposte nel Framework.
Il Centro Studi Aeffe, offrendo i propri servizi, si impegna ad integrare tali concetti e principi nei propri programmi educativi.

Contatti Centro Studi Aeffe:

  • Indirizzo: Via Dante Alighieri 72, Calenzano (FI)

  • Telefono Fisso: 055 8869 607

  • Cellulare: 346 8445 464

  • Email: info@centrostudiaeffe.it

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Discipline Umanistiche: Ancora Centrali nella Scuola Italiana?

Il Ruolo delle Discipline Umanistiche nel Sistema Scolastico Italiano: Un’Analisi Approfondita

Le discipline umanistiche sono da sempre considerate un pilastro fondamentale della cultura italiana. Tuttavia, nell’era digitale e in un mercato del lavoro sempre più orientato alle competenze tecnico-scientifiche, emerge la preoccupazione che questi studi stiano perdendo terreno a favore di percorsi formativi più tecnici e “produttivi”. Questo articolo si propone di analizzare la situazione attuale del sistema scolastico italiano, verificando se questa percezione corrisponda alla realtà dei fatti.

Dalla Riforma Gentile ad Oggi: Un’Evoluzione Complessa

La Riforma Gentile del 1923 ha profondamente influenzato il sistema educativo italiano, instaurando una gerarchia tra licei ed istituti tecnici e professionali e ponendo le discipline umanistiche come fulcro della formazione, anche nei percorsi orientati al mondo del lavoro. L’obiettivo era formare non solo professionisti, ma anche cittadini consapevoli.

Il sistema scolastico odierno, pur avendo subito diverse modifiche, conserva ancora l’impronta gentiliana. Nella scuola secondaria di primo grado, le discipline umanistiche occupano una parte significativa dell’orario scolastico, rappresentando il 31% contro il 21% di quelle scientifiche di base. Anche nei licei, la formazione umanistica rimane centrale, pur con la presenza di indirizzi scientifici. La proliferazione di indirizzi negli istituti superiori rende però più complessa un’analisi puntuale della distribuzione delle materie.

I Dati alla Mano: Cosa Dicono le Statistiche?

I dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2024/25 mostrano che il 51,4% degli studenti delle scuole superiori frequenta un liceo, mentre il restante 48,6% si divide tra istituti tecnici (31,8%) e professionali (16,8%). Questa tendenza è confermata anche dai dati ISTAT del 2022.

Inoltre, i dati Almalaurea del 2023 sui laureati rivelano che il 54% ha conseguito un titolo di studio in ambito umanistico (artistico-letterario-educativo + economico-giuridico-sociale), contro il 46% in ambito scientifico (STEM + sanitario-agro-veterinario).

Conclusioni: Un Equilibrio da Mantenere

Dall’analisi dei dati emerge che, contrariamente alla percezione diffusa, le discipline umanistiche mantengono un ruolo di rilievo nel sistema educativo italiano, sia a livello di scuola secondaria che di percorsi universitari. L’importanza di queste materie risiede nella loro capacità di sviluppare il pensiero critico, le capacità comunicative e la comprensione del contesto storico-sociale, competenze essenziali per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.

Lungi dal contrapporre le due aree, l’obiettivo è sottolineare l’importanza di un equilibrio tra formazione umanistica e scientifica, per garantire agli studenti una preparazione completa e versatile. Il Centro Studi Aeffe, con la sua offerta di ripetizioni, corsi e lezioni personalizzate, supporta gli studenti nel percorso di apprendimento di tutte le discipline, aiutandoli a raggiungere i propri obiettivi scolastici e a sviluppare appieno il loro potenziale.

Contatti Centro Studi Aeffe:

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